A distanza di dieci mesi dal loro arrivo, è possibile tracciare un bilancio positivo dell’accoglienza dei profughi dell’emergenza Nord Africa che sono ospitati nel Centro di accoglienza “Don Minzoni” di Amelia. I beneficiari, otto di origine senegalese ed undici di origine nigeriana, sono arrivati ad Amelia in tre diversi flussi, dal 3 agosto sino al 3 settembre scorsi; nelle loro attività sono coadiuvati da cinque operatori e uno stagista che hanno diverse mansioni.
Nel corso di questi mesi l’associazione San Martino ha seguito i ragazzi nell’orientamento al lavoro e nella mediazione culturale e legale, oltre ad organizzare una serie di iniziative tra cui il corso di italiano, di informatica, il corso da operaio edile e il corso di teatro, che culminerà con uno spettacolo, il 20 giugno, per la Giornata mondiale del rifugiato. “La cittadinanza – ricorda il coordinatore Fabrizio Favetta – ha accolto con calore i ragazzi sin dal loro arrivo, dimostrando comprensione per le loro vicissitudini e manifestando con diverse iniziative un sentimento di accoglienza che mi ha lasciato piacevolmente stupito. Per citare l’ultima, la cena di solidarietà per raccolta fondi organizzata dall’ente Palio il 26 maggio”.
Una cittadinanza che insieme agli operatori è stata chiamata in questa attività di accoglienza e che ha risposto in maniera positiva, supportata anche dalle iniziative che sono state organizzate e che hanno permesso la conoscenza di queste persone. Da ricordare l’incontro pubblico svoltosi il 28 settembre (organizzato da Comune di Amelia, associazione San Martino e Caritas diocesana), durante il quale sono state raccontate le storie dei ragazzi accolti nel Centro don Minzoni, al fine di evitare un clima di diffidenza e paura che altrimenti si sarebbe potuto creare. “Il Comune stesso – aggiunge Favetta -, e tengo a sottolineare la figura dell’assessore ai Servizi sociali, Teresa Di Lernia, si è fatto promotrice di varie iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza sui temi riguardanti i beneficiari”.
Nelle iniziative proposte sono state coinvolte anche le scuole: da ultimo, i ragazzi migranti hanno aiutato le insegnanti e i bambini della scuola materna Sant’Angelo a porre delle piantine nell’aiuola dei giardini della Passeggiata. Un altro gesto tangibile di grande solidarietà nei confronti dei beneficiari è venuto anche da un cittadino che ha permesso loro il libero accesso agli impianti della polisportiva “Paticchi” di Amelia.