World Tourism Expo, il primo salone mondiale del turismo nelle città – siti Unesco, si svolge ad Assisi dal 19 al 21 novembre nei locali del Monte Frumentario. Una tre giorni per promuovere, grazie alle offerte proposte nei diversi 100 stand allestiti, gli oltre 911 siti Unesco. Cinquantacinque i tour operator presenti, 22 quelli italiani. “L’obiettivo – ha detto il sindaco Claudio Ricci, presidente dell’Associazione italiana città e siti Unesco alla conferenza di presentazione – è quello di creare un mercato del turismo culturale responsabile ed emozionale, capace di veicolare le rotte dei viaggiatori verso mete affascinanti ed esclusive: da qui è nata la necessità di riunire i rappresentanti dei vari siti mondiali per attivare scambi ed esperienze in tema di gestione di questo patrimonio. Si vuole innescare – ha proseguito – un turismo consapevole dedicato a coloro che vogliono non soltanto vedere ma vivere le emozioni di un luogo, conoscere le persone, l’ambiente”. Anche gli stand si allineeranno in questa direzione. Il percorso espositivo sarà infatti suggestivo: si potranno assaporare i profumi, le sensazioni e le emozioni di questi luoghi evocati attraverso pannelli retroilluminati, simulazioni tridimensionali, realtà virtuali e oleogrammi. Tutto per mostrare le meraviglie per cui questi luoghi sono diventati patrimonio dell’Umanità. Meraviglie che non sono solo legate a fattori storico – artistici, o paesaggistici. Ognuno di loro è infatti stato scelto per una precisa unicità. Quell’unicità che altri non hanno e che fa sì che un sito diventi parte della lista Unesco. Così è successo ad Assisi nel 2000 grazie a quell’unicum che è rappresentato da san Francesco, la religiosità e il francescanesimo. In Italia sono 45 i siti riconosciuti, il numero più alto tra tutti gli Stati del mondo. Al momento Assisi è l’unico in Umbria, ma altri si stanno candidando: la via dei Longobardi (nel tratto tra Campello sul Clitunno e Spoleto), che sembra a buon punto, la festa dei Ceri, il Calendimaggio di Assisi, la città di Orvieto e di Gubbio. Ad Assisi, presso la sede del Comune, c’è un ufficio Unesco “nato – spiega il responsabile Adriano Cioci – per promuovere l’immagine di Assisi, ma anche per creare un percorso che possa in qualche modo unire sia l’aspetto locale che internazionale. Cerchiamo di monitorare gli aspetti che incidono sul territorio a partire da Assisi città Unesco, oltre che realizzare appuntamenti, sia con la cittadinanza che con le scuole, per far conoscere altri siti stranieri. Al momento stiamo preparando degli incontri sulla Giordania, mentre ai primi di dicembre realizzeremo una mostra sulla città di Koya in Giappone, luogo ricco di templi: a questo proposito sono in corso delle collaborazioni con i rappresentanti della città che verranno ad Assisi. È in fase di realizzazione anche una guida di Assisi per ipovedenti e non vedenti. Collaboriamo inoltre con la rivista Siti, organo ufficiale dell’Associazione città e siti italiani Patrimonio mondiale Unesco e con i club Unesco umbri (associazioni di volontariato)”.
Ad Assisi l’Expo dei siti Unesco
Per la prima volta sarà possibile ammirare le località Patrimonio mondiale non solo tramite immagini, ma immergendosi in esperienze coinvolgenti
AUTORE:
Manuela Acito