Abat-jour – Nostalgia

Don Angelo Fanucci
Don Angelo Fanucci

Quando avrete in mano questo numero de La Voce la sindaca di Roma Virginia Raggi avrà già pubblicato i nomi della Giunta che chiama a collaborare con sé nel governo di Roma.
Dolce, pulita, tranquilla l’immagine trasmessa dai mass media, di lei che infila come grani di un rosario una sfilza di nomi sconosciuti, come se fosse tornata un minuto fa dal mercato e stesse elencando su quale banco si trovano al prezzo più basso i peperoni, su quale i pomodori, su quale i fiori di zucca.
Stampatela da internet, la bella foto di lei che annuncia serena la fine del lungo e doloroso travaglio che ha messo al mondo la sua Giunta, stampatela e ritagliatela e mettetela in un cassetto: un volto limpido come quello di oggi Virginia non potrà più offrirvelo.
Sentite quello che ha scritto Il Messaggero a proposito di quanto accade ai Cinque Stelle: “Risentimenti, divisioni, veleni, scorie difficili da smaltire. C’è uno scontro che sta intossicando l’aria capitolina e sta mettendo a dura prova Virginia Raggi, la 37enne sindaca che la stragrande maggioranza dei romani ha eletto al Campidoglio. Ma oggi Virginia è in grande difficoltà: da settimane, come Penelope, lei tesse la tela, compone il puzzle, e il mini-direttorio dei Pentastellati glielo smonta pezzo a pezzo, ordinanza dopo ordinanza”.
Il quotidiano romano giunge a chiedersi se siamo già di fronte ad un Pizzarotti/bis.
Federico Pizzarotti è uno dei pochi sindaci non laureati (è solo diplomato all’istituto professionale) ed è stato il primo sindaco Cinque Stelle di una città capoluogo di provincia, Parma. Ne è stato eletto sindaco nel marzo del 2012, al ballottaggio contro il candidato del centrosinistra Bernazzzoli, che al primo turno aveva ottenuto il 39,20% dei consensi: al ballottaggio Pizzarotti (che al primo turno s’era fermato al 19,47%) lo stracciò con un clamoroso 60,22%.
A parere di molti ha governato piuttosto bene, o forse molto bene. Ma nel maggio del 2016, indagato per abuso d’ufficio, venne sospeso dal Movimento Cinque Stelle tramite un comunicato sul blog di Beppe Grillo. Sì, avete capito bene: con un comunicato sul blog di Beppe Grullo! E ovviamente oggi la situazione è caotica come solo il blog di un comico può renderla tale.
Agudezas di questo genere ne capiteranno alla Raggi e ne modificheranno il profilo: una ruga di troppo, un minuscolo lipoma sotto l’occhio…: per questo v’ho consigliato di ritagliare la sua foto di oggi: altre identiche non ce ne saranno più, i segni della sofferenza politica appariranno qua e là su quel volto: Auguri sinceri alla Raggi E tanta nostalgia.
Nostalgia di quando lassù ci si arrivava in maniera totalmente diversa da come c’è arrivata lei.
Nostalgia della Democrazia Cristiana? Sì, nostalgia della prima Democrazia Cristiana.

AUTORE: Angelo M. Fanucci

2 COMMENTS

  1. Ma che articolo assurdo! Forse ha nostalgia di Mafia Capitale? Poi cita il Messaggero di Caltagirone, che ama tanto i 5 stelle, e prende per vero quello che dice! Mi chiedo perché nei giornali che sono vicini alla Chiesa trovo sempre tanto livore; cosa hanno fatto di male i 5 stelle? Forse dovrebbero prendere i soldi del finanziamento pubblico e i rimborsi elettorali, come fanno gli altri? I loro parlamentari non dovrebbero decurtarsi lo stipendio per devolverlo alle piccole e medie imprese in difficoltà? Dovrebbero avere più cariche contemporaneamente, ad es. di sindaco e parlamentare come gli avversari al Campidoglio di Virginia Raggi? Dovrebbero fare più di due mandati da parlamentare come gli altri? Ma sono proprio queste cose che gli elettori apprezzano, l’onestà e la credibilità dei politici si vede dalle rinunce e dai sacrifici che sanno fare per il bene comune, e i 5 stelle sono gli unici che hanno dimostrato di avere a cuore il bene comune e non i loro interessi privati, questo la gente comune lo ha capito, specialmente in una città disastrata come Roma (io sono romana), dove le precedenti amministrazioni non hanno avuto neanche il tempo di dotare di acqua e fogne alcune periferie (ha letto bene, è proprio così). Per favore, chieda scusa di queste cattive parole, senza alcun fondamento reale, sono calunnie.

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