L’aver parlato dello “sternuto della corazzata” m’ha indotto a ricordare anche altri tentativi messi in atto dall’Autorità locale per emarginarci, su altri fronti. Tra i più recenti, la risposta della Regione al Progetto Fiaba, teso alla valorizzazione del nostro agriturismo Colfiorito: la Regione ci ha risposto massacrandoci. Col machete! Dopo anni di lavoro, nel 2007 il nostro agriturismo Colfiorito di Gubbio, a Coldimolino di Colonnata, appena a fianco della statale Gubbio-Perugia era finalmente pronto; ma nel frattempo quasi tutti gli agriturismi, almeno in Umbria, erano entrati in crisi. I debiti che avremmo dovuto pagare con i proventi dell’attività agrituristica rimanevano dov’erano.
Allora ci affidammo alla Banca nazionale del lavoro. La consumata abilità manipolatoria della lingua italiana che molti mi attribuiscono deve aver sedotto non pochi big della Bnl. I miei contatti con Lorsignori furono numerosi e importanti. Fui addirittura convocato di persona nella sede Bnl di Firenze, in via dei Cerretani a un passo dal duomo. Fu una riunione bellissima. Ma… consensi tanti, quattrini niente.
La memoria del mio pc contiene, nella cartella segnata come “Progetto Agriturismo con la Bnl” ben 32 file, lettere, proposte, appunti indirizzati in primis a quelli che a nome della Bnl erano venuti appositamente a Gubbio: il dr. Tana e le dr.sse Diaconale, Fanelli, Pasqua: a volte dal passato riemerge anche la loro fisionomia. Consensi tantissimi, quattrini niente…
Ma tra i destinatari delle mie missive ci furono anche il direttore generale Alessandro Profumo e il presidente Giancarlo Abete. Profumo lo incontrai di persona una sola volta, nella Direzione generale di via Veneto, dopo tre tentativi andati a vuoto, ma mentre varcavo la fatidica porta a vetri dell’ultimo piano, non percepii alcun gradevole olezzo.
Giancarlo Abete l’ho visto come tutti voi, solo in tv, prima delle partite della nazionale di calcio, intento a garantire a tutti noi, me compreso, quei panem et circenses dei quali non possiamo fare a meno. Immaginarsi se poteva mai passargli per la testa di rispondere alla lettera personale che un pretucolo della provincia profonda gli aveva inviato per raccomandata il 31 gennaio 2011: oltretutto erano i giorni della merla! Venimmo affidati dalla Bnl alle cure particolari del dr. Calvio, direttore (o quasi) della filiale di Perugia. State certi che non vi abbandoneremo: un ritornello, ma… quattrini, come sopra. Poi il dr. Calvio andò in pensione, ed è noto che, dal giorno dopo della loro andata in pensione, i Direttori generali contano meno di un usciere. Il réfrain di sempre: consensi a catinelle, quattrini niente.
Allora, con l’aiuto di una mia sorella acquisita, Marisa Paradisi di S. Martino in Campo, la cui competenza in campo agroalimentare è pari solo all’entusiasmo che mette nelle cose, presentammo in Regione il progetto Fiaba. Glielo consegnammo giovane, ce lo restituirono agonizzante.