Domenica 30 agosto, festa della dedicazione della chiesa cattedrale, l’arcivescovo Riccardo Fontana saluterà ufficialmente la diocesi di Spoleto-Norcia, che ha guidato per tredici anni. Con una concelebrazione eucaristica in duomo, alle 18, si vuole ringraziare il Signore per il ministero episcopale di mons. Fontana nella terra spoletana-nursina. Tredici anni di servizio pastorale segnati dalle relazioni, dalla voglia di conoscere il territorio che gli era stato assegnato, dalla volontà di mettere al primo posto gli ultimi, dalla ferma convinzione di non tirarsi mai indietro di fronte alle difficoltà, dalla passione di conoscere ogni minimo dettaglio della Chiesa che Giovanni Paolo II gli affidò. Quel Non recuso laborem del suo motto episcopale lo ha applicato in ogni momento dei 4.929 giorni che è stato a Spoleto. ‘Voglio ringraziare Iddio – afferma l’ormai vescovo di Arezzo – per la possibilità che ho avuto di spezzare la Parola predicando, quasi ogni giorno, in questo non breve tragitto. Ho avuto la gioia di ordinare vescovi, preti e diaconi, di confermare nella fede migliaia di ragazzi. Nelle liturgie celebrate molte volte in ogni comunità ho potuto progressivamente vedere come il Signore cambi il nostro piccolo mondo umbro con i segni misteriosi della sua presenza’. Anche per mons. Fontana il distacco da Spoleto-Norcia non sarà facile, e lo si è potuto cogliere il giorno dell’annuncio della sua nomina ad Arezzo: ‘Al Papa si obbedisce. A Spoleto non lascio il cuore, ma l’anima’. Ora andrà a guidare una Chiesa grande, culturalmente ricca, che si sta preparando ad abbracciarlo. Lui che ha sempre definito Benedetto da Norcia e Francesco d’Assisi i pilastri fondanti dell’Umbria, troverà nella sua nuova diocesi significative presenze francescane (La Verna) e benedettine (Camaldoli). Si troverà nel mezzo della visita pastorale iniziata dal suo predecessore Gualtiero Bassetti. Ha già detto che la porterà a termine. Le parole del sindaco di Spoleto Daniele Benedetti sintetizzano la partenza dell’arcivescovo Fontana: ‘A questa città mancherà una persona di grande concretezza, di grande capacità, di grande cultura e di grande umanità. Personalmente sono dispiaciuto, perché va via un amico, una persona che ha dato tanto per Spoleto in questi tredici anni. Mancherà, anche perché le sue attività sociali, in particolare quelle a favore dei giovani, hanno smosso molto il tessuto del pensare giovanile in questa città. È stato uomo della ricostruzione, ma prima di tutto, come dice il Vangelo, è stato un Buon Pastore’.
“A Spoleto lascio l’anima”
Il commosso ricordo che mons. Fontana porta della diocesi. Il saluto ufficiale avverrà il 30 agosto in cattedrale
AUTORE:
Francesco Carlini