Dal 1987 il servizio alla basilica di S. Cristina e alla parrocchia dei Ss. Giorgio e Cristina in Bolsena è stato affidato a una comunità religiosa della congregazione del Ss. Sacramento, in Italia più nota con il nome di “padri Sacramentini”.
Un servizio richiesto e affidato dalla diocesi di Orvieto-Todi ai Sacramentini a causa del noto miracolo eucaristico che qui si verificò nel lontano 1263, collegato nel 1264 con l’istituzione della festa del Corpus Domini, estesa a tutta la Chiesa cattolica.
Ai numerosi pellegrini che giungono dall’Italia e dal mondo proponiamo una lettura dei segni e delle testimonianze che qui sono custoditi.
Innanzi tutto la tomba di santa Cristina, martire molto famosa dei primi secoli della Chiesa, cui, dalla sua origine, è dedicato il luogo sacro. Poi il celebre miracolo eucaristico.
Ci proponiamo soprattutto, mediante il nostro carisma, di sottolineare il valore e l’importanza dell’eucaristia e della messa nella vita della Chiesa e di ogni cristiano. Anche la pastorale che portiamo avanti nella parrocchia ha decisamente una impronta eucaristica. Presentiamo l’eucaristia come fonte di tutta la vita cristiana, che si esprime anche mediante momenti particolari di adorazione eucaristica in numerose feste e nei tempi forti dell’anno liturgico.
Viene particolarmente curata la festa del Corpus Domini attraverso una settimana di preparazione nella quale si cerca di far crescere e conoscere, nei vari membri della comunità parrocchiale, il Mistero dell’eucaristia. Agli sposi, con la celebrazione degli anniversari di matrimonio e la presenza dell’eucaristia nella famiglia. Una giornata poi viene dedicata a quanti lavorano per la preparazione esterna della processione con le famose infiorate. Un’altra giornata viene dedicata agli ammalati (che seguiamo tutto l’anno portando la Comunione a casa almeno una volta al mese), e altre giornate dedicate ai pellegrini e altri gruppi parrocchiali.
La congregazione dei padri Sacramentini è stata fondata a Parigi nel 1856 da san Pier Giuliano Eymard (1811-1868) alla conclusione di un suo lungo cammino spirituale di attrazione verso l’eucaristia. All’arcivescovo di Parigi che concesse la prima approvazione alla congregazione, il fondatore presentò il carisma dell’istituto dicendo che voleva vivere e far vivere “tutta l’eucaristia”. Pochi giorni prima di morire, a un religioso che desiderava una sua ultima parola, ebbe a dire: “Avete l’eucaristia, avete tutto!”.
Un momento significativo del suo cammino spirituale avvenne proprio 150 anni fa quando, il 21 marzo 1865, durante un lungo ritiro a Roma, fece quello che egli stesso definì “voto della personalità”. Ecco come lo racconta nei suoi appunti: “È stato come se il Salvatore mi dicesse: con la comunione tu vivrai per me, perché io sarò vivente dentro di te! Io riempirò la tua anima dei miei desideri e della mia vita (…) a tal punto che sarò io a vivere e a desiderare tutto dentro di te, al posto tuo; così tu sarai totalmente rivestito di me, tu sarai il corpo del mio cuore, la tua anima sarà le facoltà attive della mia anima… Io sarò la Persona della tua personalità e la tua personalità sarà la vita mia dentro di te!”.
Oggi la congregazione si trova in tutti i Continenti con una presenza non molto numerosa, composta da circa 800 religiosi, ma significativa. Ci impegniamo a testimoniare e far comprendere la realtà dell’eucaristia come ce la insegna la Chiesa in tutti i suoi aspetti e ad aiutare le comunità cristiane a vivere più profondamente il Mistero eucaristico. Con sottolineature diverse e secondo i luoghi e i Paesi dove ci troviamo a operare, la nostra missione si esprime nella cura delle celebrazioni liturgiche, nell’attenzione alle necessità dei poveri e nell’operare perché cresca sempre più l’impegno per l’unità e la comunione nella Chiesa e nella società.