Ha preso corpo ed è stato presentato ufficialmente il primo percorso spirituale a tappe per le vie della città sulle orme di san Francesco; è composto da sito internet (www.fratellolupogubbio.it), da una sintetica guida cartacea e, a breve, anche un app per smartphone e tablet.
“Il sentiero Fratello Lupo – si legge nella premessa – è un sentiero da fare a piedi che permette al pellegrino, al turista, di visitare i luoghi francescani della città di Gubbio, seconda patria del Santo. Si sviluppa per le caratteristiche vie medievali pemettendo di ammirare i luoghi, le chiese, i paesaggi tanto cari al Poverello. Il sentiero è diviso in due parti, per venire incontro alle varie necessità delle persone. Un percorso più facile, in cui si può usufruire di ascensori, nel caso di persone anziane o con difficoltà di deambulazione, e uno più lungo”.
L’itinerario inizia dalla chiesina della Vittorina, dove il Santo fondò la prima comunità francescana e nei cui pressi ammansì il lupo; sale fino alla basilica di Sant’Ubaldo, attraverso le testimonianze artistiche e religiose legate al Poverello di Assisi. Il percorso spirituale destinato a pellegrini, a scuole, singoli e e famiglie, è diviso in due parti (città e monte Ingino) in base alla difficoltà, ed è stato ideato da Giuliano Rossi di Lapis Lunae, con il contributo di diocesi e Comune, e la collaborazione dell’ufficio per la Pastorale del turismo, tempo libero e sport.
“È l’occasione per rimettere al centro la tradizione francescana di Gubbio – ha detto Giuliano Rossi in sede di presentazione – che non è solo la seconda patria di san Francesco ma è un luogo fondamentale per l’esperienza del Santo”.
Il vescovo Mario Ceccobelli ha sottolineato che l’iniziativa anticipa le celebrazioni (coordinate dal Maggio eugubino, con il presidente Lucio Lupini) dell’ottavo centenario della consegna della chiesina dai benedettini a Francesco, che si apriranno i primi di settembre in occasione del pellegrinaggio “Il Sentiero di Francesco”.
L’assessore alla Cultura Marco Bellucci ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa dei privati in un momento di così forte crisi. Il pellegrinaggio include anche la visita al sarcofago custodito nella chiesa dei Muratori che la tradizione indica come tomba del lupo di Gubbio, poco noto anche agli eugubini. In punti strategici del percorso cittadino sarà possibile avere un timbro delle tappe, e alla fine un attestato di partecipazione e un Tau.