Chi ci avrebbe scommesso? Sicuramente pochi, ma l’oratorio “Don Bosco” di Gualdo Tadino è risorto e funziona che è una meraviglia, ripagando, anche solo in parte, i tanti sforzi di religiosi e laici che sono riusciti di nuovo a renderlo una realtà funzionante e appetibile. Al di là dei risultati e della visibilità, che in alcuni casi tarda ad imporsi per alcune iniziative, c’è un favorevole riscontro di frequenze che lascia ben sperare per il futuro. Per quello immediato, ecco giungere l’annuale ricorrenza di san Giovanni Bosco.
Dopo l’incontro dello scorso 18 gennaio, che ha visto don Eugenio Nembrini parlare su “La sfida educativa”, domani, sabato 26 gennaio, avrà inizio la vera e propria festa, che vedrà la partecipazione di tutti i gruppi oratoriani: alle ore 16, nella sala grande dell’oratorio, i ragazzi festeggeranno con canti e balli, filmati e brevi scenette di teatro e cabaret, alla presenza dei genitori. Domenica 27, alle ore 10, la solenne messa animata dai giovani e presieduta da don Tadeusz Rozmus, direttore della comunità salesiana di Perugia.
Al termine, presso l’oratorio, l’assemblea dell’associazione “Educare alla vita buona”, che ha come scopo principale la collaborazione nell’animazione dell’oratorio: sarà l’occasione per i vecchi membri di rinnovare l’adesione e per i nuovi di entrare. Alle ore 13, il pranzo sociale presso il ristorante “Lucignolo”, il ristorante realizzato nel vecchio istituto salesiano (per prenotazioni 075 8681917; 339 3806610), che oggi ospita anche l’hotel Verde Soggiorno, aperto a gruppi e comitive. Le celebrazioni proseguiranno nel successivo fine settimana. Venerdì 1° febbraio, alle ore 21, presso l’oratorio, il primo di una serie di incontri dedicati all’eredità del Concilio Vaticano II. Questo primo incontro sarà guidato dal Vescovo, ad indicare la vicinanza della diocesi a questo “esperimento” di pastorale giovanile in gran parte realizzato da laici. Sabato 2 febbraio, invece, la prima dello spettacolo teatrale Cimitero, andata e ritorno, realizzato dal gruppo filodrammatico dell’oratorio, diretto da Carlo Biscontini, una delle attività artistiche oratoriane, oltre alla danza, il disegno e la pittura. Novità anche per la festa di carnevale, sabato 9 febbraio alle ore 15 presso l’oratorio: da quest’anno sarà possibile operare, nei giorni precedenti, lo “scambio di maschere”: cedere quelle vecchie, che non entrano più, per prenderne di nuove, di giusta misura. Alla faccia degli sprechi!