Molti tra il ‘giovane popolo umbro delle Gmg’ si sono ritrovati a Orvieto domenica scorsa per l’incontro regionale in preparazione di Colonia 2005. Il primo momento si è svolto nella cattedrale, dove mons. Scanavino ha guidato l’adorazione eucaristica. ‘Il tema di Colonia ‘ ha detto il Vescovo ‘ è un tema conclusivo. Dobbiamo arrivare a Colonia dopo una ricerca e un impegno notevole, dando il massimo di noi stessi.
In questi mesi la necessità è quella di stabilire il punto in cui siamo nella ricerca per affrettarci, come i Magi, a vedere la stella’. Scanavino ha quindi spiegato il significato della stella, che nei primi secoli cristiani indicava due realtà, la Scrittura, come indicazione della strada, e la Chiesa, come la madre che assicura l’autenticità della Parola: ‘La stella è questa Parola che ci garantisce l’identità di Colui che andiamo ad adorare’.
A Colonia è doveroso, quindi, arrivare convinti per comunicare la gioia e l’intensità di questa esperienza di fede e per tornare con una missione ben precisa, non più incerta.
Don Paolo Giulietti, direttore del Servizio nazionale della Pastorale giovanile della Cei, presente a sorpresa tra i giovani, ha spronato, con le sue parole, a pensare già al post Colonia: ‘Il mio sogno è che si vada in Germania pensando già a cosa si porterà a casa dopo. Questa esperienza ha senso solo in funzione di quello che avverrà dopo’.
Oltre ai momenti di profonda preghiera in duomo, dove i giovani umbri si sono prostrati con emozione e commozione davanti a Gesù Eucaristia, ci sono stati anche attimi ludici. Il ‘serpentone’ di ragazzi, cantando, ha attraversato la cittadina fino ad arrivare a piazza Sant’Andrea, dove è stato accolto dalla band dei Lieder, giovani impegnati in diocesi (il cantante del gruppo aveva animato pochi istanti prima l’adorazione in chiesa) che hanno quindi rallegrato il pomeriggio degli aspiranti partecipanti di Colonia. Ad intervallare la musica, alcuni interventi.
Enrico, della diocesi di Città di Castello, alla sua terza giornata mondiale della gioventù, ha spiegato alle persone per cui Colonia sarà la prima esperienza di questo genere che quella di agosto sarà una vacanza strana: ‘Più noi ci doneremo agli altri, più ci divertiremo’.
Sulla stessa lunghezza d’onda la testimonianza di Matteo, seminarista di Terni, per il quale lo scopo della Gmg sarà portare la nostra testimonianza, la nostra gioia di vivere. Don Paolo Giulietti ha detto anche che saremo guardati per come ci comportiamo, per la nostra possibilità di essere giovani, credenti e contenti. E ha spiegato che i Magi sono i lontani (anche dal punto di vista della fede) che diventano vicini, mentre nella vicenda evangelica, i vicini, come ad esempio Erode, diventano lontani: ‘Tutti noi ci portiamo dietro delle vicinanze e delle lontananze. I Magi non si sono fatti spaventare dalle lontananze e non dobbiamo farlo neppure noi e nemmeno ‘farci mettere nel sacco’ dalla vicinanza’.