Bella e soprattutto accogliente

Dopo quattro anni di lavori, torna a disposizione dei fedeli la chiesa di Santa Maria Assunta a Cesi di Terni

La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Cesi di Terni è tornata, dopo quattro anni di lavori, a disposizione dei fedeli. Il 10 giugno scorso – giorno di sant’Onofrio, patrono della capitale delle terre arnolfe – l’Arcivescovo ha dedicato l’altare della chiesa. Insieme al parroco, don Vincenzo Alimenti, erano presenti un bel gruppo di preti, il prefetto di Terni, Sabatino Marchione, l’assessore alla Cultura del Comune di Terni, Sonia Berrettini, l’ispettrice della Soprintendenza, Margherita Romano, i tecnici che hanno eseguito il progetto e le maestranze che hanno lavorato nel cantiere. Ma soprattutto erano presenti centinaia di cesani, tre dei quali hanno ricevuto anche la cresima. La chiesa è tornata al suo antico splendore: bella, piena di luminosità e accogliente. Dopo anni di restauro è stato riposizionato un affresco del Papacello (Tommaso Bernabei), raffigurante la Madonna con Bambino. I primi studi scientifici sul dipinto risalgono al 1907, quando si trovava all’interno della scala che conduce all’organo. Fu staccato, messo su tela e nel 1922 restaurato da Domenico Brizi. Ora è stato posizionato nella cappella del Santissimo Sacramento. Anche il tabernacolo è di notevole fattura: proviene dal convento della Romita di Cesi; è un’opera lignea tipicamente francescana. Averlo portato a Cesi equivale a dire salvarlo dal degrado. Rimesso a nuovo, grazie ai finanziamenti della Cassa di risparmio di Terni, anche il coro ligneo, interamente di noce, e la bussola d’ingresso. L’impianto di amplificazione è stato, invece, finanziato dalla Cassa di risparmio di Spoleto. Soddisfatto il parroco di Cesi, che ha voluto sottolineare come il restauro della chiesa sia avvenuto in tempi brevi rispetto ad altri edifici sacri. Poi, commosso, ha ricordato ai suoi parrocchiani che è vicino il momento della pensione. ‘Non so ancora per quanto rimarrò qui – ha detto – ma già vi posso dire che farò a Cesi un regalo: il restauro del dipinto dell’Assunta’. L’assemblea in piedi ha applaudito a lungo il sacerdote. L’assessore alla Cultura ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale, dicendosi pienamente soddisfatta del rapporto di collaborazione che si è creato tra la curia di Spoleto e il Comune di Terni. Ma il ringraziamento più grande, ha voluto sottolineare don Vincenzo, va fatto ai parrocchiani che hanno trascorso le ultime tre notti a lucidare angolo per angolo la ‘loro’ chiesa, nella quale riporranno, dinanzi a Cristo, i loro sogni, le loro sofferenze, le loro gioie, il loro cuore.

AUTORE: Francesco Carlini