Al via in Cattedrale le celebrazioni per il Patrono San Valentino

TERNI- San Valentino, i giovani, la famiglia, l’amore saranno i protagonisti del fine settimana in cui entreranno nel vivo, a Terni, le celebrazioni liturgiche in onore di San Valentino, vescovo e martire, patrono di Terni e dell’amore e copatrono della Diocesi Terni-Narni-Amelia. Da sempre vissuta come evento che rinsalda i legami storico-sociali e culturali della città, la festa del Santo patrono in questo febbraio 2021, sarà prevalentemente on line sui canali social e web della diocesi.

La città, l’amore e il lavoro sono i temi che saranno al centro delle manifestazioni valentiniane (dal 6 febbraio al 14 maggio) e sarà ricordato il 40esimo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II alle Acciaierie di Terni, avvenuta il 19 marzo 1981, un evento storico della prima visita di un Papa in una fabbrica.

Il primo appuntamento è per sabato 6 febbraio con il convegno e le celebrazioni dei giovani e delle famiglie, in preparazione alla giornata per la Vita.

Nella mattinata sarà trasferita, in forma privata, l’urna con le reliquie di San Valentino dalla Basilica a lui dedicata in Cattedrale, dove alle ore 17.30 si terrà la celebrazione presieduta da monsignor Salvatore Ferdinandi, vicario generale della Diocesi di Terni-Narni-Amelia. Alle ore 19 si terrà l’incontro di preghiera dei giovani e le famiglie con il vescovo, Libertà e vita in preparazione alla Giornata per la Vita.

Le celebrazioni si svolgeranno con un numero limitato di presenti e nel rispetto del distanziamento e delle disposizioni anti Covid19.

Sempre sabato 6 febbraio alle ore 16 in programma in diretta streaming l’incontro La vita umana da tutelare sempre. Dati a confronto con l’introduzione di monsignor Salvatore Ferdinandi, le relazioni del dottor Alberto Virgolino, ginecologo, segretario del MpV-CAV di Terni su I dati sull’aborto volontario nel mondo e in Italia, del dottor Angelo Francesco Filardo, ginecologo, Vicepresidente dell’A.I.G.O.C. (Associazione Italiana dei Ginecologi ed Ostetrici Cattolici) sul tema, L’abortività nascosta nella contraccezione d’emergenza e ordinaria e nella fecondazione extracorporea e della dottoressa Maria Cagnoli, Presidente del MpV-CAV di Terni su La risposta vincente a favore della vita: l’accoglienza sempre.

Domenica 7 febbraio alle ore 10 nella Cattedrale di Terni sarà solennemente celebrata la festa diocesana di San Valentino, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Giuseppe Piemontese, concelebrato dai vicari foranei ed episcopali, alla presenza del sindaco Leonardo Latini, del prefetto Emilio Dario Sensi, del questore Roberto Massucci, della presidente della Regione Donatella Tesei, dei rappresentanti delle Istituzioni civili e militari e delle parrocchie di Terni.

Durante il pontificale il sindaco Leonardo Latini accenderà la lampada votiva e pronunzierà l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune.

Alla celebrazione sono state invitate a partecipare duecento persone, secondo la capienza massima della Cattedrale.

Terminato il Pontificale, il vescovo e il sindaco accompagneranno il rientro dell’urna del santo nella Basilica di San Valentino, che transiterà lungo le vie della città, seguendo il percorso:  piazza Duomo, via Aminale, corso del Popolo, piazza Ridolfi, piazza Europa, via Garibaldi, rotonda Filipponi, via Piave, rotonda M.L.King, strada delle Grazie, via fratelli Cervi, via G.M. Serrati, via San Valentino, via papa Zaccaria, Basilica di San Valentino. Sul sagrato della chiesa ci sarà la benedizione conclusiva del vescovo.

La celebrazione e il rientro dell’urna nella basilica di San Valentino saranno trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, sul canale Youtube e sul sito della diocesi, pagina Facebook e radio Mep Radio organizzazione

“Il passaggio dell’urna del Santo per le vie della città -spiega il vescovo- vuole essere un segno della vicinanza di Valentino alle nostre famiglie, alle nostre case e alla nostra città, bisognosa di grazia e di forza spirituale e morale. Celebriamo la festa di san Valentino in tempo di pandemia in parte mancherà la solennità usuale ed esteriore, e non avranno luogo le tante manifestazioni civili e popolari, che solitamente si accompagnano alla festa per evitare assembramenti. Del resto l’elevato numero di malati e di morti non ci consente di girare la faccia dall’altra parte o di far finta di nulla. Molti sono colpiti da sofferenze e lutti e tutti condividiamo il dolore di tanti concittadini, o addirittura siamo stati segnati nelle nostre stesse famiglie. Le stesse gravi ristrettezze sociali ed economiche, causate dalla pandemia, suggeriscono parsimonia e non consentono baldorie e manifestazioni di piazza. E tuttavia la festa del santo patrono, quest’anno può essere vissuta in un clima di più piena spiritualità, di sincera devozione e di prolungata preghiera. Una preghiera che vuole invocare l’intercessione del Santo per ottenere salute per i malati, conforto ai sofferenti, rinnovo degli stili di vita, la pace in Italia e nel mondo, lavoro onesto per i disoccupati, futuro per i giovani, solidità dell’amore degli innamorati, benessere per tutti. La festa di San Valentino di quest’anno vuole essere un invito alla speranza, perché l’amore cresca, che esso non si sfaldi in un tempo di quarantena e di crisi come quello che attraversiamo”.

La festa del patrono della città di Terni, San Valentino è per la comunità cittadina un’occasione per riflettere sull’identità della città alla luce della testimonianza di San Valentino che ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, durato, secondo la tradizione, ben settantasei anni, come maestro di questa città, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell’amore, del matrimonio, della famiglia, ma anche di testimone fino al martirio della coerenza alla fede, della libertà religiosa, del dialogo interreligioso, della cura e preoccupazione per la città. Da Terni, ancora oggi, parte il messaggio di San Valentino: l’amore vero, fedele ed eterno è possibile anche ai nostri giorni alimentato e protetto quotidianamente dall’umiltà, dalla fede in Dio, dalla preghiera costante, dalla pazienza e dal continuo perdono.

San Valentino, cittadino e vescovo di Terni dal 197, divenuto famoso per la santità della sua vita, per la carità ed umiltà, per lo zelante apostolato e per i miracoli che fece. Venne invitato a Roma da un certo Cratone, oratore greco e latino, perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni. Guarito il giovane, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia ed ai greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio, insieme al figlio del Prefetto della città. Imprigionato sotto l’Imperatore Aureliano fu decollato a Roma. Era il 14 febbraio 273. Il suo corpo fu trasportato a Terni al LXIII miglio della Via Flaminia. Fu tra i primi vescovi di Terni, consacrato da San Feliciano vescovo di Foligno nel 197. Preceduto da San Pellegrino e Sant’Antimo, fratello dei Santi Cosma e Damiano.

Le sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni, al LXIII miglio della Via Flaminia, nei pressi di una necropoli. Sul luogo sorse nel IV secolo una basilica nella quale attualmente sono custodite, racchiuse in una teca, le reliquie del santo: pare che esse siano state portate nella città dai tre discepoli del filosofo Cratone, Apollonio, Efebo e Procuro, convertiti dal futuro santo, e che per questo motivo siano stati martirizzati.