di Daris Giancarlini
Parlare di immigrati è tema scivoloso, specialmente in questo periodo. E farlo per raccontare la storia di uno di loro definendola ‘esemplare’ può esserlo ancora di più.
Ma le storie, quelle utili a riflettere, vanno raccontate. E commentate. Il protagonista è un 27enne nigeriano, uno dei tanti giovani africani che, per racimolare qualche soldo, stazionano davanti ai supermercati. Un mese fa, in un quartiere di Perugia, il giovane in questione, richiedente asilo, ha permesso di far arrestare due ladri, venendo anche picchiato da loro in modo violento. Ora il questore lo ha ‘premiato’ avviando l’iter per concedergli il permesso di soggiorno di un anno per motivi umanitari. Una storia esemplare per vari motivi: il primo è che a diffonderla, e a chiedere alle istituzioni pubbliche un riconoscimento per il giovane, sono stati i cittadini del quartiere e i commercianti del posto tramite i social media. Che, almeno in questo caso, hanno svolto una funzione positiva, dimostrando di poter essere anche un luogo dove non allignano soltanto odio e rancore. L’altro elemento significativo della vicenda è che – come dimostra questo ragazzo africano – anche il ‘diverso da noi’ può insegnarci qualcosa di positivo. Perché non molti di noi avrebbero fatto quello che lui si è sentito di fare. Infine, una sottolineatura: gli arrestati per il furto vengono anche loro dall’Africa, sono tunisini. Ma stavano dall’altra parte, quella dell’illegalità. E ora ne pagano le conseguenze. Come è giusto e normale che sia.