Da Perugia a Loreto per una Ac rinnovata

200 giovani e adulti perugini al pellegrinaggio dell'Azione cattolica

Vi affido tre consegne: contemplazione sulla strada della santità, comunione per essere strumento di dialogo, missione per portare il fermento del Vangelo”. Sono queste le parole che Giovanni Paolo II ha consegnato, con voce stanca ma decisa, agli oltre 300mila pellegrini giunti a Loreto da tutta Italia. 200 i giovani e gli adulti perugini che hanno partecipato a questa fase di rinnovamento dell’Ac che ha scelto Loreto per poter respirare ed imitare il Sì di Maria. Diversi gli appuntamenti che hanno coinvolto i giovani e gli adulti della nostra diocesi. I primi, dopo il concerto-testimonianza di sabato pomeriggio, si sono confrontati sui problemi del mondo e sulla necessità di vivere con forza gli ambienti che ogni giovane frequenta. Verso le 23 hanno poi preso parte ad un intenso pellegrinaggio notturno verso la Santa Casa, che li ha visti riflettere sulla vocazione e sulla missione. I ragazzi nella notte hanno raggiunto e pregato Maria. Gli adulti si sono dati appuntamento sulla piana di Montorso che ha accolto il Santo Padre domenica mattina. Un Papa sofferente che ha saputo suscitare gioia nei cuori di tutti coloro che dovranno ora impegnarsi e spendersi per fare non una nuova Ac ma un Ac rinnovata, in continuità con la Storia, caricata da un nuovo impegno missionario, che vede nell’essere laici una vocazione bella e impegnativa, che richiede il coraggio di essere testimoni straordinari dell’amore del Padre nella quotidianità. Un nuovo slancio per l’Ac, che oggi è chiamata, con lo sguardo fisso su Gesù, a prendere il largo nel mare difficile ma stupendo della vita. Riccardo PascoliniMi mancano le parole giuste per raccontare l’esperienza di Loreto di domenica 5 settembre 2004. Supplisce il cuore gonfio di gioia e di riconoscenza a Maria che ha operato il miracolo, supplisce lo scenario a cielo aperto di 250 mila persone di tutte le età che da tutta Italia hanno voluto essere presenti lì, nelle piana di Montorso, per testimoniare la fedeltà al Papa, alla Chiesa, alla parrocchia. Don Gualtiero Sigismondi, assistente regionale dell’Ac umbra, che ha guidato la preghiera nel pullman verso Loreto, ha ricordato che: “Si va a Loreto per ripetere a Maria, con più forza e consapevolezza il Sì del servizio, dell’impegno, dell’amore, si va a Loreto per chiedere a Maria un cuore nuovo, di carne e non di pietra, un cuore che palpita per Dio e per gli uomini, si va a Loreto per ricominciare un cammino associativo da pellegrini, da poveri, da cercatori di Dio”. E questa è stata l’esperienza di Loreto: l’incontro con Dio, con Maria, con il Papa, con i tre beati, un bagno di fede, di folla, di novità, un coinvolgimento tale da dimenticare il caldo, la sete, la stanchezza, una linfa di energie nuove che ci ha rigenerati, ci ha ridato slancio, speranza. Ci ha ridato il futuro: l’Azione cattolica così come a Loreto l’abbiamo vista noi che siamo andati e come l’Italia l’ha vista in TV, viva, giovane, entusiasta, è un dono per la Chiesa, una scuola di santità, una associazione che ha ancora tante cose da dire e da dare, è il “già e non ancora” secondo la prospettiva biblica. Un punto di arrivo e di partenza. Ma il meglio deve ancora venire…

AUTORE: Angelina Gravina