In occasione del Natale come ormai tradizione del Csi, fermiamo per un giorno le attività sportive per dedicarci a un momento di riflessione, indirizzata a riscoprire e dibattere sul significato del nostro operare all’interno delle società sportive e dei Comitati. Chiedendoci perché ci impegniamo per promuovere e sostenere un’attività sportiva e formativa a favore di tanti ragazzi, giovani e adulti. Riscoprire che il nostro darsi da fare per gli altri non è certo per soldi, non è certo per prestigio, ma per proporre qualcosa di valido per la crescita dei ragazzi. Questo agire, nel suo piccolo, regala un po’ di senso cristiano alla nostra vita. Agire disinteressatamente a favore degli altri, non solo nello sport, ma nella società in generale, è uno dei compiti a cui sono chiamati i cristiani. Nessuno deve stare in panchina: tutti devono giocarsi i propri talenti, valorizzandoli con la buona volontà e l’intraprendenza, ma anche facendo squadra. Ai giovani, in special modo, chiediamo di non trovare nell’attività agonistica un pretesto per trascurare la cultura, la vita sociale e la condivisione con i loro coetanei della vita e delle sue mille sfumature. L’agonismo è un motore importante dello sport, ma non deve mai annebbiare la mente e farci perdere il senso della realtà.
La Presidenza regionale del Csi formula i migliori auguri di Natale a tutti gli amici del Csi, atleti, dirigenti, volontari e semplici appasionati, augurando di praticare uno sport che sia capace di creare e ricreare l’uomo. Perché ogni volta che un uomo fa sport possa uscire da questa esperienza più autentico, più vero e piu ricco. Che lo sport possa essere motivo di vera ricreazione, di gioia autentica, di condivisione e maturazione. Ci auspichiamo che i gruppi sportivi, le società sportive siano polo di convergenza dei bisogni del territorio, e riescano a dare risposte concrete, capaci di donare spazi di serena ricreazione, di gioia, di divertimento disinteressato e sincero.