Grande partecipazione all’edizione 2017 del Sentiero di Francesco, il pellegrinaggio da Assisi a Gubbio, che si ripete ogni anno dal primo al 3 settembre, sulle strade percorse del Poverello dopo aver abbandonato la casa e le ricchezze paterne.
Il cammino sull’itinerario della Via di Francesco era dedicato quest’anno alla riconciliazione con il creato ed è stato scelto dalla Conferenza episcopale italiana per ospitare la celebrazione nazionale della dodicesima Giornata per la custodia del creato. I pellegrini sono partiti venerdì 1° settembre da Assisi, dal santuario della Spogliazione, sotto una pioggia attesa per tutta l’estate; pioggia che tuttavia non ha scoraggiato i partecipanti (quasi 400 in totale nei tre giorni) impegnati a percorrere a piedi i 50 chilometri dell’itinerario tra Assisi, Valfabbrica e Gubbio.
Nel saluto iniziale ai pellegrini il vescovo di Assisi – Gualdo Tadino – Nocera Umbra, mons. Domenico Sorrentino, ha detto: “Francesco in questa sala otto secoli fa si è sbarazzato di vestiti e denari, cioè dell’effimero, del superfluo, per dire al mondo che si può vivere nella semplicità. Occorre una cultura nuova, sociale ed ecologica: dobbiamo considerare l’ambiente la nostra casa comune”.
Anche il vescovo di Gubbio, mons. Mario Ceccobelli, ha insistito sull’esempio universale di san Francesco. “Camminando – ha detto – riviviamo i luoghi del viaggio percorso da Francesco tra il 1206 e il 1207, descritti anche dalle fonti francescane. Un percorso che è insieme un viaggio geografico e interiore, per vivere un’esperienza di spiritualità e vicinanza al creato”.
I pellegrini hanno fatto tappa per la prima notte nel borgo di Valfabbrica, mentre la sera successiva presso l’eremo di San Pietro in Vigneto. La mattina del terzo giorno sveglia all’alba per arrivare a Gubbio, alla chiesetta della Vittorina dove, secondo la tradizione, san Francesco ammansì il lupo.
Il pellegrinaggio si è concluso con la celebrazione della messa nella chiesa di San Francesco, presieduta dal vescovo di Gubbio, mons. Ceccobelli. La liturgia, che chiudeva gli eventi legati alla Giornata della custodia del creato, è stata trasmessa in diretta su Rai Uno.
Al termine della celebrazione, i pellegrini si sono salutati con un ultimo momento conviviale nel chiostro del convento di San Francesco, dove hanno potuto assistere al tentativo di un loro compagno di entrare nel Guinness dei primati per la “credenziale con il maggior numero di timbri al mondo”. Si tratta di Alberto Castellò De Pereda, un viandante spagnolo in cammino per la pace da più di tre anni sui sentieri europei: dalla Via di Francesco ai cammini lauretani, la via Francigena, passando per Santiago, Medjugorie e Gubbio. Con i suoi 1.531 timbri e una credenziale che nel complesso misura quasi 26 metri, tenterà di entrare nel Guinness World Record.