4 agosto 1735. “Le notizie pubblicate corrispondono al vero”

Per il mondo dell’informazione e per tutti coloro che credono nei diritti umani, quella del 4 agosto è una giornata fondamentale: in questo giorno del 1735 nell’America coloniale fu emessa la sentenza del cosiddetto “caso Zenger”.

Il giornalista-tipografo Zenger venne assolto dall’accusa di diffamazione per cui era stato denunciato dal governatore coloniale di New York. Il verdetto dell’assoluzione, si legge nella sentenza, appare oggi del tutto banale: “Le notizie pubblicate corrispondono al vero”. Prima di quella sentenza il reato di “libel” (diffamazione) puniva tutto ciò che veniva pubblicato (reso pubblico, dichiarato pubblicamente) in opposizione al governo.

Il caso Zenger…

L’avvocato Andrew Hamilton che assunse la difesa di Zenger nella sua arringa disse: “Non è un caso che riguarda un povero stampatore. Questo è un caso che riguarda la libertà” e aggiunse: “Se non è legge, è meglio della legge, deve essere legge e sarà sempre legge dove la giustizia prevale”.

Nel 1795 il primo emendamento della Costituzione degli Usa sancì la libertà di espressione.

… e oggi in Europa

Quando la Commissione europea rimprovera all’Italia di non garantire pienamente la libertà di informazione dobbiamo ricordarci questa storia.

LASCIA UN COMMENTO