Martedì 7 febbraio con il carico di un container diretto a Tbilisi, capitale della Georgia, si è conclusa la raccolta di alimenti in favore della popolazione georgiana promossa dall’arcidiocesi di Spoleto-Norcia. Un numeroso gruppo di persone, in rappresentanza delle varie parrocchie della diocesi, giovani e meno giovani, alcuni ragazzi ed operatori del centro di solidarietà “Don Guerrino Rota” ed i ragazzi della casa di San Sabino, con un lungo passamano hanno caricato su di un container, il significativo quantitativo di merce raccolto.
Dall’inizio dell’Avvento fino al mese di gennaio, infatti, tutte le parrocchie dell’arcidiocesi e molti privati hanno fatto pervenire generi alimentari di vario tipo direttamente alla Caritas diocesana, che li ha raccolti in un magazzino sito a Madonna di Lugo. Stando alle stime rilasciate dai responsabili Caritas, nel magazzino sono stati depositati circa 28.601 kg di alimenti vari, di cui: 16.216 kg di pasta; 1.150 kg di zucchero; 1.740 kg di farina; 2.400 kg di legumi. Il carico è indirizzato alla Caritas georgiana che cerca di sfamare, attraverso una mensa dei poveri, una popolazione costretta alla fame. È l’ottavo container che la Caritas diocesana, in questi anni, riempie ed invia in Georgia; nel tempo si è saldato un forte gemellaggio con la Caritas del posto e con il suo direttore, padre Witold Szulczynski.
Nella giornata di San Ponziano, simbolicamente, le nove foranie della diocesi hanno consegnato al card. Angelo Sodano un cesto di alimenti per la Georgia ricordando, nel giorno del Patrono di Spoleto, quella popolazione dimenticata. Durante le operazioni di carico del container, svolte in allegria e fratellanza, ha fatto visita ai volontari anche mons. Riccardo Fontana che ha ringraziato i partecipanti. “In Georgia c’è fame. Questo container è poca cosa per un popolo di cui non importa nulla a nessuno, ma conta anche questo’ ha detto l’Arcivescovo. L’autista del camion con il container diretto ad Ancona, da dove, via mare, raggiungerà Tbilisi, guardando meravigliato le tante persone che stavano caricando, ha affermato: “Non ho mai visto una cosa di questo genere”. “Questa è la vera gioia”, ha detto un soddisfatto don Vito Stramaccia, responsabile della Caritas diocesana. Dopo tre ore di carico il container è stato sigillato simbolicamente da un ragazzo del Ceis e un lungo applauso ha concluso un pomeriggio diverso speso bene.