Tornano a Norcia i ragazzi del Corpo Europeo di Solidarietà, voluti fortemente dal presidente Juncker. Dopo l’avvio del progetto dello scorso anno nella città di san Benedetto, a partire da mercoledì 18 luglio fino al 21 settembre, circa 25 ragazzi provenienti da ogni parte d’Europa saranno parte integrante della Comunità nursina.
Il progetto è coordinato da Comune di Pescara, in collaborazione con il Comune di Norcia e finanziato dall’Agenzia Nazionale Giovani-ANG attraverso Erasmus+, e dall’associazione Kora.
“Diamo il benvenuto a questi giovani che per due mesi saranno parte integrante e attiva del tessuto sociale nursino – dice l’assessore ai Servizi sociali Giuseppina Perla – . L’ assessorato ai servizi sociali si è impegnato affinché il loro contributo possa essere di supporto a diverse attività – prosegue – come ad esempio nel centro estivo comunale ‘Il Monello’, dopo la positiva esperienza dello scorso anno, e nell’affiancare l’associazione Tutti i colori del mondo per l’assistenza alle persone disabili. Questo nuovo progetto rimarca ancora una volta come Norcia e l’Europa sia un binomio inscindibile. Continuiamo a lavorare – conclude – per far sì che la nostra città diventi capitale della solidarietà europea”.
Norcia come capitale della solidarietà europea sta diventando più di una speranza, vista la positiva esperienza dello scorso anno e grazie alla sua vocazione naturale come città natale di san Benedetto, patrono d’Europa. Durante la permanenza in città i giovani supporteranno anche la Pro loco di Norcia nella gestione delle manifestazioni dell’Estate Nursina. Attraverso l’info point contribuiranno nell’accoglienza dei turisti che visiteranno la città e al contempo saranno i portavoce delle opportunità che l’Europa può offrire ai giovani.
Attraverso un costante contatto con il tessuto sociale cittadino, questi ragazzi avranno modo di comprendere meglio quelle che sono le paure innescate da un terremoto ma anche la voglia e la determinazione di ripartire.
Il progetto dei Corpi di solidarietà coinvolgerà oltre cento ragazzi, provenienti da tutta Europa che fino al 2020 interagiranno con la popolazione locale e saranno coinvolti in diversi progetti. Ripartire dai giovani per ricostruire le comunità lesionate dal sisma e al contempo respirare quell’aria d’Europa che sembra essersi persa. Giovani ed Europa sono pilastri dai quali ripartire e riscoprire così l’appartenenza ad un’unica Comunità che a volte sembra distante ma che invece, soprattutto in questi mesi, si è fatta molto prossima ai territori colpiti dal sisma.
Paolo Millefiorini